Stop al traliccio di Tavernelle
Il Comune convoca i gestori
di GIAMPAOLO MILZI
Un punto interrogativo enorme sul traliccio di 28 metri per telefonia mobile che incombe su Tavernelle: riuscirà il sindaco a convincere le compagnie telefoniche a sospendere l'attivazione dell'antenna - che, con 3 ripetitori e 9 parabole, eleverà la struttura a 36 metri - fino a quando non sarà pronto il piano di localizzazione nel territorio anconetano di impianti elettromagnetici? La risposta è la chiave di lettura della sofferta mozione pro sospensione approvata l'altro ieri dalla maggioranza di centro-sinistra (22 sì, 14 no del centro-destra , di Rc, e del Ds Libri, ) al termine dell'elettrico dibattito che ha monopolizzato la seduta del Consiglio comunale. «Il sindaco e i capigruppo, come da mozione, convocheranno i gestori chiedendo loro lo stop dell'attivazione», ha detto l'assessore all'Ambiente Caterina Di Bitonto. Già, ma il piano di zonizzazione è in grave ritardo... «L'iter si era fermato, ma con l'assessore all'Urbanistica Turchetti e i nostri uffici l'abbiamo riattivato e accelerato. Pronto il software dell'Università . L'Arpam deve ultimare la raccolta dati e poi incrociare gli stessi. Auspico che agli inizi 2008 avremo il piano». La mozione, inoltre, non esclude - se i gestori tireranno diritti - di rivedere la pratica concessoria del terreno. Ma il comitato “No all'antenna” di Tavernelle non si fida. Deluso dal Consiglio comunale cui aveva partecipato in massa (c'erano anche i membri di quelli di Torrette, Baraccola e Conacem). Buontempi (No all'antenna) e Burini (Conacem): «La maggioranza di centro-sinistra ci ha delusi: prima ha presentato la mozione per la revoca della concessione del terreno del parcheggio, poi ne ha approvata un'altra uguale a quella del marzo 2007, con l'aggravante che nel frattempo il Comune ha concesso il parcheggio e due autorizzazioni». Stasera "No all'antenna" si riunirà: si va verso il ricorso al Tar.